Associazione Medievale

L'Associazione Medievale

L’Associazione Culturale e Medievale San Lazzaro di Gerusalemme Croce Verde e senza scopo di lucro nata a Enna per la diffusione della cultura medievale dei Cavalieri di Malta del Sovrano Ordine Ospedaliero di San Lazzaro di Gerusalemme di Betania che in realtà è la rappresentazione della storia degli antichi Cavalieri delle Crociate del 1.099 ad oggi. L’Associazione Culturale e Medievale San Lazzaro di Gerusalemme Croce Verde esistenti, dame, soci attuali e futuri per esplorare il nostro sito web e conoscere meglio l'Ordine di San Lazzaro della nostra organizzazione e l'Associazione Internazionale di San Lazzaro Croce Verde. Proseguendo sul sito si possono vedere i nostri ideali e le nostre tradizioni dell'antica cavalleria, le varie fasi delle Crociate, con gli eventi di Cavalieri dell'Ordine di San Lazzaro di Gerusalemme. Tuttavia, siamo in condizione di fornire una prova tangibile dell'Ordine, con esclusione, nello stesso tempo, di tutte le altre ipotesi apportate su altri siti web. Noi apparteniamo a un Ordine Ospedaliero che, ci deve dare orgoglio e nella continuità nei secoli futuri. L’Associazione San Lazzaro di Gerusalemme Croce Verde non ha legami e non condivide il punto di vista delle società di capitali e / o organizzazioni di tutto il mondo che si dichiarano 'Militari' e 'San Lazzaro' in loro nome e quale progetto impreciso, distorto e/o false Associazioni che infanghino la vera storia dell'Ordine di San Lazzaro di Gerusalemme dal suo inizio medievale come accade oggi facendo riferimento a pseudo-ordini che non hanno nulla a che fare con il Sovrano Ordine Ospedaliero di San Lazzaro di Gerusalemme.

Ci è parso importante fare una parentesi sull’argomento, visto che abbiamo parlato delle reliquie di San Lazzaro (il cranio e il braccio) conservate, stando alla tradizione locale, nella Cattedrale di Marsiglia. Una grande processione, tenutasi nel 16 novembre 2008, ha visto i Cavalieri di San Lazzaro a fianco di don Ottonello, curato della Major (come viene detta la cattedrale), durante l’ostensione delle preziose reliquie, che si fanno risalire a Lazzaro di Betania, fratello di Maddalena. Questi Cavalieri sono di casa, nella cattedrale marsigliese; del resto chi meglio di loro (con quel nome) potrebbe assolvere meglio al compito di tutelare e mantenere decorosamente questi oggetti di venerazione? Sono stati i Cavalieri a portare per le vie di Marsiglia il reliquiario con i resti di San Lazzaro, e molte altre volte hanno partecipato in prima persona alle celebrazioni in onore di San Lazzaro.

la storia, che è molto antica, perfino più di quella dei Cavalieri di San Giovanni, dei Templari e dei Teutonici che citiamo perché, al pari di questi, i Cavalieri di San Lazzaro furono un Ordine Gerosolimitano, attivo cioè a Gerusalemme e con funzioni religioso-militari. Al giorno d’oggi godono di vita autonoma, essendo l’Ordine organizzato in Gran Priorati indipendenti che scelgono un Gran Maestro sotto la guida del Patriarca greco-melkita. Più o meno tutti sappiamo che esiste però un Ordine riconosciuto ufficialmente che fa capo a Casa Savoia, l’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro, fuso (diciamo così) con due Bolle Papali. Lungi dall’entrare nelle diatribe intestine[2], cerchiamo di capire le origini di questo Ordine, soprattutto per via di Lazzaro, cui si sono ispirati. Quale Lazzaro fu? Il fratello di Maddalena e Marta, amico di Gesù e da questi resuscitato a Betania, o quello della parabola del ricco Epulone, il povero mendicante lebbroso? A parte che secondo alcuni autori, sarebbero la medesima persona, la maggioranza degli specialisti li distingue bene. Lazzaro di Betania dunque, avrebbe a che fare con il Lazzaro della parabola. Ma i Cavalieri hanno tratto ispirazione da entrambi. Le regole seguite sono quelle di Sant’Agostino; la veste è nera con una croce verde piena, che in seguito è diventata biforcuta.


I Lazzaretti, ovvero i luoghi dove si isolavano i malati di lebbra, si ispirerebbe al Lazzaro della parabola. La fondazione dell’Ordine di San Lazzaro si perde nella storia, se pensiamo che alcune fonti lo fanno risalire al 366 per opera di Basilio (vescovo di Cesarea); la sua funzione originaria non contemplava quella militare, ma assistenziale o, meglio, socio-religiosa. Una “casa dei malati di San Lazzaro” e una “Fraternità dei lebbrosi della casa di San Lazzaro a Gerusalemme” sono citate in un atto di donazione di terre, chiese e diritti del 1130. Ma secondo alcuni autori esisteva già una casa nel 1096, precedente alla I Crociata in Terrasanta: il Pontefice Benedetto IX (1033-1048), con Bolla del 1045, concesse a favore di detta casa alcuni privilegi che poi vennero confermati da Papa Urbano II (1088-1099), nel 1096. In un atto del 1164 l’Ordine è già militare. Il riconoscimento pontificio arrivò nel 1227 da papa Gregorio IX (Bolla del 4 agosto); con essa affrancava i beni dell’Ordine da ogni tassa e concedeva altri privilegi. Distintosi in azioni militari (battaglia di La Forbie del 1244), guadagnò da Papa Innocenzo IV la consacrazione della propria esistenza nel 1248, sottolineando però che gravavano dei debiti sulle casse dell’Ordine stesso. Ma il lebbrosario proseguì la sua attività con successo; papa Alessandro IV lo descrisse come “un convento di nobili, cavalieri in attività e altri, lebbrosi o meno, che esiste allo scopo di respingere i nemici del nome cristiano”.

I Cavalieri non erano presenti soltanto a Gerusalemme ma, come gli altri Ordini religioso-militari, anche in Europa. In Italia i lazzaretti, ispirati da quello gerosolimitano, si moltiplicarono. Pur non godendo della struttura finanziaria dei Cavalieri Templari, l’Ordine di San Lazzaro acquistò beni in tutta Europa. Il re Luigi VII nel 1250 fece ad esso dono di terre a Boigny, presso Orléans; questa città (così come il regno di Napoli) diventerà molto importante perché sarà la sede francese quando i Cavalieri abbandoneranno la Terra Santa (1291). A Capua, grazie alla concessione del re di Napoli Roberto, nel 1311 i Cavalieri di San Lazzaro poterono accogliere i lebbrosi nelle loro case e vennero autorizati a tenere armi per difesa. La Casa e l’Ospedale di Capua diventarono la sede dell’Ordine in Italia (Priorato). Si profilò pertanto un doppio ramo parallelo, quello francese, tutelato dai sovrani e quello italiano, aiutato dal Papa.